Odg per la seduta n. 193 della commissione Istruzione Pubblica, Beni Culturali
SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVIII LEGISLATURA ------------------


7a Commissione permanente
(ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI, RICERCA
SCIENTIFICA, SPETTACOLO E SPORT)


193ª e 194a seduta: mercoledì 21 ottobre 2020, ore 10,45 e 15


ORDINE DEL GIORNO
PROCEDURE INFORMATIVE

I. Seguito dell'indagine conoscitiva sulla condizione studentesca nelle università e il precariato nella ricerca universitaria: audizione di rappresentanti dell'Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani (ADI), del Segretariato italiano giovani medici (SIGM), del Comitato per la valorizzazione del dottorato, della Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI) e del Consiglio universitario nazionale (CUN) Svolta ADI, SIGM e Comitato per la valorizzazione del dottorato.

II. Seguito dell'indagine conoscitiva sull'impatto del digitale sugli studenti, con particolare riferimento ai processi di apprendimento: audizione della professoressa Angela Biscaldi e del professor Paolo Moderato Svolta

III. Interrogazioni
AFFARI ASSEGNATI

Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, primo periodo, e per gli effetti di cui all'articolo 50, comma 2, del Regolamento, dell'affare:
Restituzione di beni culturali illecitamente esportati - Relatrice alla Commissione CORRADO
(n. 566)

IN SEDE REFERENTE
Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Delega al Governo in materia di insegnamento curricolare dell'educazione motoria nella scuola primaria (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Marin ed altri; Vanessa Cattoi ed altri; Virginia Villani ed altri; Rossi ed altri; Rampelli ed altri)
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(992)
2. ROMEO ed altri. - Disposizioni per la promozione della pratica sportiva nelle scuole e istituzione dei nuovi Giochi della gioventù
(Pareri della 1ª, della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare questioni regionali)
(567)
3. Donatella CONZATTI ed altri. - Disposizioni in materia di pratica sportiva negli istituti scolastici
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare questioni regionali)
(625)
4. CASTALDI ed altri. - Disposizioni per il potenziamento e la diffusione dell'educazione motoria nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare questioni regionali)
(646)
5. Angela Anna Bruna PIARULLI ed altri. - Disposizioni per la promozione dell'educazione motoria e sportiva nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare questioni regionali)
(1027)
- Relatori alla Commissione BARBARO e Daniela SBROLLINI

IN SEDE REDIGENTE

I. Discussione dei disegni di legge:
1. DAMIANI ed altri. - Disposizioni per l'introduzione dell'insegnamento di educazione economica e finanziaria nelle scuole primarie e secondarie
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1154)
2. Cinzia LEONE ed altri. - Disposizioni in materia di insegnamento dell'educazione emozionale nelle scuole d'infanzia, primaria e secondaria
(Pareri della 1ª, della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1635)

II. Seguito della discussione del disegno di legge:
Michela MONTEVECCHI ed altri. - Modifiche al decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, in materia di formazione del personale docente amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola dell'infanzia - Relatrice alla Commissione VANIN
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(641)
- e della petizione n. 371 ad esso attinente

INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO


CORRADO, ANGRISANICAMPAGNADONNOLEONELANNUTTIPAVANELLIVANINDE LUCIARUSSOTRENTACOSTEABATEGRANATOLA MURA - Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. -

Premesso che:

si apprende da notizie di stampa che il Jean Paul Getty museum di Malibu, in California, espone, tra le altre antichità magno-greche, un eccezionale elmo in bronzo da parata del IV sec. a.C. ("il Quotidiano del Sud" del 20 novembre 2019);

della vicenda si è interessata anche la redazione del web magazine "Fame di Sud" che, in pari data, pubblicava l'articolo dal titolo "Proverrebbe da Pietrapaola uno splendido elmo in bronzo custodito al Getty Museum";

sul quotidiano citato, il giornalista Antonio Anastasi dà conto di un'ipotesi investigativa che sarebbe stata formulata dai Carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale (Ntpc) anche in esito alle dichiarazioni dall'archeologo e professore dell'università della Calabria Armando Taliano Grasso;

l'ordinanza della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone che ha condotto alla brillante operazione "Achei", eseguita dai Carabinieri il 18 novembre 2019, rivela che il docente di Topografia antica è stato escusso a sommarie informazioni sulla presunta origine calabrese dell'elmo;

se Taliano Grasso avesse ragione, l'oggetto, di straordinaria qualità artistica, potrebbe essere stato rinvenuto a Cozzo Cerasello: un'altura della fascia collinare subcostiera del basso Ionio cosentino spettante al territorio di Pietrapaola e sede di un abitato brettio fortificato, nonché di un importante santuario, scoperti proprio dal professore;

fra le immagini che illustrano un articolo pubblicato su "la Repubblica" il 24 novembre 2006 e segnalato ai Carabinieri da Taliano Grasso, relative a reperti allora richiesti al Getty museum dalle autorità italiane, figurava anche un elmo che, per il peculiare cimiero a testa di grifo, bronzeo anch'esso, ma impreziosito da una doratura, corrisponde alla descrizione fatta all'archeologo, nel 1996, da un cittadino di Strongoli (Crotone) oggi identificato in Luciano Bisignano, noto alle forze dell'ordine per precedenti specifici;

diversamente dalla Venere di Morgantina, ritratta anch'essa nell'articolo del suddetto quotidiano e restituita più tardi all'Italia, l'elmo bronzeo è rimasto al Getty museum, che tuttora lo espone, perché la sua provenienza dal Sud Italia, benché ipotizzata con ottimi argomenti su base stilistica (trattandosi di una variante dell'elmo calcidese elaborata in Magna Grecia), mancava di riscontri oggettivi;

considerato che un altro elemento che potrebbe ulteriormente rafforzare la tesi investigativa dell'origine "dubbia" del reperto è "il fatto che a venderlo al Getty, nel 1993, sia stata la Merrin Gallery, attiva a New York da lunghi anni e più volte chiamata in causa nelle inchieste italiane sui traffici internazionali di reperti" (dall'articolo citato di "Fame di Sud"),

si chiede di sapere:

se sia stato chiesto ufficialmente al Getty museum se, all'atto dell'acquisto dalla Merrin Gallery di New York, abbia accertato la reale provenienza dell'elmo e, nel caso, quale sia stata la risposta;

quale sia, ad oggi, lo stato delle trattative con il Jean Paul Getty museum per la restituzione dell'elmo, che con ormai cognizione di causa si presume non solo fabbricato, ma ritrovato nel Sud Italia, verosimilmente in Calabria (Cozzo Cerasello di Pietrapaola), nel corso di uno scavo clandestino, e immesso illecitamente sul mercato internazionale;

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno e necessario, davanti a un eventuale ulteriore rifiuto del Getty museum, riconoscere la proprietà italiana dell'elmo e disporne la restituzione, e replicare la scelta fatta in passato di negare a tutti gli istituti statunitensi prestiti e collaborazioni scientifiche fino a quando il museo di Malibu non deciderà di soddisfare la richiesta delle autorità italiane;

quanti reperti archeologici e opere d'arte di varia tipologia e cronologia, di provenienza dubbia o illegale, ma ragionevolmente trafugate dall'Italia, siano ancora presenti nelle collezioni del Getty museum;

quale sia, ad oggi, lo stato delle trattative per la restituzione di tutte le opere uscite illecitamente dal nostro Paese e finite nei musei e istituti statunitensi prima e dopo il 1983.


(3-01260)

CORRADOANGRISANIROMANOMORONESEPRESUTTOPUGLIALANNUTTIPIRROVANIN - Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. -

Premesso che:

risulta all'interrogante che il Cleveland Museum of Art (CMA), in Ohio, Stati Uniti, espone da qualche anno una scultura in bronzo alta 42 cm, di epoca romana imperiale (metà del I sec.), raffigurante una Vittoria alata che regge una cornucopia; la figura manca della gamba sinistra;

sul portale del museo si legge che il manufatto, interpretato come applique di un carro e pubblicato sul Bollettino del CMA nel 1985, fu acquisito l'anno precedente grazie al Fondo intitolato a Leonard C. Hanna Jr. (1889-1957), collezionista locale e membro del comitato consultivo del Museo, al quale lasciò un'eredità stimata in circa 33 milioni di dollari;

circa l'origine della piccola figura alata, il CMA adotta, come per molte alter opera, una formula ambigua: "The information about this object, including provenance information, is based on historic information and may not be currently accurate or complete. Research on objects is an ongoig process, but the information may not reflect the most important information available to CMA" (tradotta letteralmente: "L'informazione su questo oggetto, inclusa l'informazione sulla provenienza, è basata su una informazione storica e potrebbe non essere attualmente accurata o completa. Ricerche sugli oggetti sono processi in corso, ma le informazioni potrebbero non riflettere la più importante informazione disponibile al CMA");

considerato che:

con un "Accordo di Cooperazione Culturale a Lungo Termine" tra il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e il CMA, siglato il 19 novembre 2008, si è convenuta la sollecita restituzione all'Italia di 13 reperti archeologici risalenti all'Antichità greco-romana e di una croce processionale di scuola senese (XIV sec.) acquistati dall'Istituto di Cleveland negli anni 1975-1996, asseritamente in buona fede ma tutti di provenienza furtiva e accertata origine italiana, specialmente meridionale;

da parte sua, il Ministero si è impegnato principalmente ad inviare al CMA 13 manufatti qualitativamente equivalenti a quelli restituiti e oggetto di un prestito (continuo e rotativo) da rinnovare per 25 anni, nonché a collaborare ad una "Mostra Speciale" con 4 ulteriori prestiti. Su richiesta del Ministero, le parti convennero anche di formare una commissione scientifica paritetica che, entro sei mesi dalla firma dell'accordo, eseguisse esami scientifici autoptici sui bronzi raffiguranti Apollo Sauroctono e la Vittoria con cornucopia, di origine controversa, per poi decidere il da farsi in merito all'uno e all'altra;

l'Apollo è notoriamente conteso al CMA da Grecia e Turchia, benché non se ne possa escludere la provenienza dall'Italia (terraferma o acque territoriali), mentre a proposito della Vittoria, un articolo di D.A. Scott pubblicato nel 1994 mette in evidenza la somiglianza della patina peculiare di tre bronzetti (due figure femminili e una coppia di togati), anch'essi appliques di un carro o di un mobile, che il "J. P. Getty Museum" acquistò le une nel 1984 e gli altri nel 1985 dal noto gallerista inglese Robert Symes e da M. Tempelsman per il tramite dello stesso Symes, tra i protagonisti del traffico internazionale di antichità scavate illegalmente in Italia, con la patina della coeva Vittoria di Cleveland;

l'Apollo e la Vittoria, peraltro, facevano parte dei 40 pezzi di cui il Ministero aveva chiesto la restituzione al CMA, alcuni dei quali di pregio altissimo, come il cosiddetto Cratere di Medea (400 a.C. circa), attribuito al pittore di Policoro e acquistato dal CMA nel 1991, e un altro cratere a campana decorato a figure rosse con volto di Dioniso, oggetti che il Museo ha rifiutato di restituire, diversamente dai 14 ceduti, per asserita mancanza di prove certe dell'illecita esportazione;

nel 2017, sulla base della collaborazione in atto, anche una testa marmorea di Druso Minore, venduta all'asta a Parigi nel 2004 e comperata dal CMA nel 2012 ma in realtà, si è scoperto, sottratta sul finire del secondo conflitto mondiale ad un sito nei pressi di Napoli, è stata restituita all'Italia,

si chiede di sapere:

se la commissione scientifica paritetica chiamata ad approfondire l'indagine sulle due sculture bronzee di origine dubbia abbia effettivamente operato e quando, quali risultati abbia eventualmente raggiunto in merito all'Apollo Sauroctono e quali circa la Vittoria con cornucopia, se detti risultati siano stati univoci, quindi inseriti in un'unica relazione, o ciascuno dei due gruppi di studio abbia prodotto un proprio documento, evenienza già prevista nell'accordo;

se il Ministro in indirizzo non ritenga di rivedere la strategia delle collaborazioni con i musei statunitensi che dall'inizio degli anni Duemila hanno continuato ad acquistare o accettare in dono da collezionisti privati reperti e oggetti d'arte frutto di illecita esportazione, considerato che detto contegno rende improponibile ottemperare alle previsioni del Memorandum d'intesa Italia - USA firmato a Washington il 19 gennaio 2001 (emendato ed ampliato nel 2006, 2011 e 2016), che, mentre impone restrizioni al trasferimento dall'Italia negli USA di materiale archeologico di epoca pre-classica, greca e romano-imperiale privo di certificato di esportazione, previsione frequentemente disattesa, impegna il nostro Paese a facilitare oltremodo prestiti e scambi;

se non ritenga inoltre di adoperarsi presso il Governo USA, relativamente alle antichità entrate in quel Paese dall'inizio degli anni Duemila, per raggiungere l'obiettivo minimo dell'inversione dell'onere della prova, oggi a carico di chi reclama l'oggetto presuntivamente trafugato invece che dell'acquirente, anche quando quest'ultimo non sia in grado di esibire alcun documento attestante la liceità della compravendita.


(3-01586)

FEDELI - Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. -

Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

il TAR Toscana (sezione prima), con sentenza pubblicata in data 1° giugno 2020 in relazione al ricorso dell'Associazione culturale islamica di Pisa contro il Comune di Pisa e il Ministero per i beni e le attività culturali, ha riconosciuto le ragioni di detta Associazione, segnalando in particolare la necessità di rispettare, oltre alla libertà di culto quale diritto fondamentale garantito dalla nostra Costituzione, anche l'art. 10 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, l'art. 9 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'Uomo e delle libertà fondamentali e rilevando puntualmente come, invece, Comune e Soprintendenza competente si fossero mossi in violazione di detti principi;

in presenza di motivazioni così impegnative e assertive che hanno portato all'annullamento degli atti del Comune e della Soprintendenza risulta quanto mai sorprendente che sia stato presentato al Consiglio di Stato un ricorso predisposto dall'Avvocatura dello Stato in nome della Soprintendenza competente, ma anche del Ministero, datato 15 giugno, quasi come se si trattasse di un obbligo burocratico,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo fosse a conoscenza di detto ricorso e se intenda prendere iniziative tali da ritirarlo.


(3-01707)